Il 1° luglio 2023 il Contratto collettivo di lavoro per il pensionamento anticipato nel settore dell’edilizia principale (CCL PEAN) festeggia il 20° anniversario. Hanno già beneficiato oltre 26 800 lavoratori edili!

Un modello avveniristico soffia venti candeline

All’origine, il fermo proposito di consentire un pensionamento anticipato alle persone attive nel settore edile, esposte a ingenti sollecitazioni fisiche, era l’unica certezza del modello d’avanguardia del CCL PEAN. Questo modello è frutto di profonde riflessioni e vivi dibattiti riguardo alla fattibilità e al finanziamento.

Il 12 novembre 2002 la Società Svizzera degli Impresari-Costruttori e i sindacati Unia (all’epoca SEI) e Syna stipularono un Contratto collettivo di lavoro per il pensionamento anticipato, prefiggendosi di renderlo di obbligatorietà generale. In seguito aderì al contratto anche Quadri dell’edilizia Svizzera (denominata all’epoca Federazione svizzera dei quadri dell’edilizia). Il calcio d’inizio fu dato già il 1° luglio 2003: il compito d’implementare il pensionamento anticipato fu affidato alla Fondazione FAR che si mise all’opera richiedendo il pagamento dei contributi, verificando i diritti alle prestazioni e concedendo le prime rendite.

Nel corso dei suoi 20 anni di attività la Fondazione FAR ha autorizzato più di 26 800 rendite, sulla base di un sistema di ripartizione dei capitali di copertura. Ogni anno la FAR dà il via libera a circa 2 000 nuove rendite di un importo mensile medio di CHF 4 500, per un periodo di al massimo cinque anni. Nel 2023 le rendite versate saranno più di 8 400.

La Fondazione FAR può ritenersi orgogliosa del lavoro svolto a favore delle persone che lavorano nel settore edile e può dirsi fiduciosa rispetto ai compiti che la attendono in futuro.

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